Alma. E’ la nuova raccolta di poesie di Maurizio Gimigliano, un ingegnere chimico catanzarese che, da qualche anno, ha scoperto la propria vocazione cimentandosi nella complessa arte del poetare. Per il noto professionista Alma (Grafichèditore) è la quinta fatica letteraria; il leit motiv è l’amore declinato in tutte le sue accezioni.
Alma
Centodieci poesie più una in esergo, composte quasi tutte in un arco temporale brevissimo, lo spazio di un’estate, e impreziosite da disegni originali del pittore brasiliano Paulo Miranda. Il titolo, Alma, è usato nella variante poetica di anima ma, in legame concettuale con il suo paronimo latino animus, assume anche il significato di spirito, soffio vitale che permea l’intera raccolta. Tuttavia, Alma può anche essere letto come anagramma di lama perché i versi delle liriche contenute in questa silloge, a seconda della spinta immaginativa, possono arrivare leggeri come una piuma o fendenti come una lama. Tutto è giocato sulla tensione degli opposti. E in questo intervallo troviamo la rappresentazione dell’amore in ogni sua espressione: folle, passionale, tenero, assoluto, cercato, disiato, perduto, irrisolto.
E si parla di rappresentazione nel senso teatrale del termine perché l’amore, o meglio le suddivisioni prismatiche dell’idea dell’amore, sono proprio messe in scena con un linguaggio immaginifico, raffinato, franto talvolta fino a generare una scrittura che sembra si scriva da sé. Una poesia che si realizza nella pienezza del linguaggio da cui è bandita ogni forma di punteggiatura per consentire alle parole di scorrere in fiume. Non solo, all’interno di una stessa lirica si passa dalla descrizione di un paesaggio all’evocazione dell’amata, da un dialogo interiore a un colloquio a due fino al volo astratto del pensiero.
Premio Strega Poesia 2023
Le rime di Gimigliano sono poesia del desiderio, nella duplice valenza semantica che il verbo de-siderare comporta. Infatti la particella de può avere valore intensivo alludendo a qualcosa che attrae ma è comunque lontano, irraggiungibile oppure valore privativo e quindi “sentire la mancanza, il rimpianto, la nostalgia”. Di recente sono stati resi noti i titoli delle raccolte poetiche che partecipano alla prima edizione del “Premio Strega Poesia” 2023. Tra le opere in concorso c’è anche Alma di Gimigliano che vanta la prefazione della professoressa Giovanna Villella, docente di lingue straniere.