Pronto il piano d’accoglienza per i profughi ucraini sul territorio di Catanzaro e di Lamezia. Per tutti i cittadini ucraini che, a causa della guerra, sono già scappati in Italia e per tutti quelli che arriveranno nelle prossime settimane è pronto il piano di prima accoglienza. A predisporlo il dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con il ministero dell’Interno, le Prefetture, le Regioni e gli Enti Locali. Tutte le informazioni sono contenute in una scheda, disponibile anche in lingua ucraina, inglese e russa. Nella scheda sono spiegati gli obblighi sanitari da rispettare relativamente all’emergenza pandemica. E poi ci sono tutte le indicazioni per regolarizzare la propria posizione in Italia.
Piano accoglienza per i profughi
I cittadini ucraini che sono arrivati nella provincia di Catanzaro devono recarsi all’ufficio Immigrazione della questura di Catanzaro o al commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia Terme per ricevere tutte le informazioni necessarie, al fine di regolarizzare la loro posizione sul territorio nazionale. Per la gestione delle richieste dei cittadini ucraini, sono attivi dei servizi dedicati nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 14:30 alle 18:30. Il sabato lo sportello è aperto dalle 9 alle 12.
Il servizio dedicato è attivo agli sportelli dell’ufficio Immigrazione della questura di Catanzaro e del commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia Terme. Gli indirizzi di posta elettronica certificata sono: [email protected] per ufficio Immigrazione della questura di Catanzaro, sito in via Barlaam da Seminara. E, ancora, [email protected] per il commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia Terme, sito in via Perugini.
Timbro d’ingresso Area Schengen
I cittadini ucraini in possesso di passaporto biometrico possono rimanere sul territorio italiano fino ad un massimo di 90 giorni dal momento dell’ingresso nell’area Schengen. Ciò, se sul loro passaporto è stato apposto il timbro d’ingresso. Se invece sul passaporto non c’è il timbro d’ingresso Area Schengen, bisogna recarsi alla questura-ufficio Immigrazione di Catanzaro o al commissariato di Lamezia Terme, per sottoscrivere la dichiarazione di presenza.
Richiesta asilo
Per i cittadini ucraini che intendono rimanere in Italia oltre i 90 giorni, è necessario chiedere un permesso di soggiorno secondo la normativa vigente. In particolare per “richiesta asilo”, per “protezione speciale”, per “protezione temporanea”, per “motivi familiari” o altra forma che verrà disciplinata con atto normativo. Si consiglia ai cittadini ucraini di presentarsi all’ufficio Immigrazione con qualunque documentazione di cui dispongano. Del tipo passaporto, certificati di nascita dei figli, certificati di parentela con eventuali cittadini ucraini già residenti sul territorio italiano, etc.
Nel caso in cui il cittadino ucraino non dovesse disporre dei documenti identificativi l’Ambasciata della Repubblica di Ucraina ha comunicato che i cittadini ucraini che fuggono dalla guerra sprovvisti di documenti, possono chiedere di essere identificati nei Consolati ucraini in Italia. Inoltre, la stessa Ambasciata ha comunicato che, in riferimento al tempo di guerra, il Gabinetto dei Ministri d’Ucraina ha emanato una delibera relativa alla proroga della validità dei passaporti ucraini fino a cinque anni e all’inserimento dei minori di 16 anni sul passaporto dei genitori.
Piano accoglienza: ospitalità per i rifugiati
Tutti coloro i quali offrono ospitalità ai cittadini ucraini sul territorio della provincia di Catanzaro dovranno presentare, entro 48 ore dall’inizio dell’ospitalità, o comunque entro il più breve tempo possibile, la dichiarazione di ospitalità. Se l’immobile si trova nel comune di Catanzaro la dichiarazione di ospitalità deve essere consegnata all’ufficio Immigrazione della questura di Catanzaro. Se l’immobile si trova nel comune di Lamezia Terme la dichiarazione di ospitalità deve essere consegnata all’ufficio Immigrazione del commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia Terme. Oppure negli Uffici comunali per gli immobili siti negli altri Comuni della provincia.
(In copertina un gruppo di profughi ucraini – foto interno.gov.it)
