L’effetto pandemico non consente quest’anno lo svolgimento della festa della Madonna del Carbone, considerati gli spazi circoscritti entro i quali si suole svolgere alla Discesa Carbone nella giornata del due luglio.
Già dalla sera prima il cancelletto, posto a protezione dell’altarino, rimarrà aperto per quanti vorranno rivolgere una preghiera alla Madonna.
I fedeli però non potranno ritrovarsi riuniti, per la celebrazione della S. Messa, dinnanzi a quell’edicola votiva che ricorda un evento miracoloso rimasto scolpito nel cuore degli abitanti del luogo.
Si tramanda che un carbonaio, proprietario del deposito ora adibito a tempietto, nel recarsi di buon mattino, com’era sua abitudine, a prelevare il carbone da vendere, si trovò dinnanzi ad un evento straordinario. Su una parete del locale era apparsa raffigurata la Madonna, disegnata a carbone e, sotto l’immagine, i carboni ardevano come tante candele. Il carbonaio, non poco turbato, spense il fuoco e, dopo aver prelevato il carbone da vendere e caricatolo sul suo asino, si avviò per guadagnarsi la giornata.
Al mattino seguente la scena si ripeté, e poi ancora per altri giorni. Il carbonaio decise allora di raccontare il prodigio al parroco e, grazie alla devozione del quartiere, in poco tempo il nero deposito fu trasformato in cappella. Su quel disegno fu collocato un quadro con l’immagine della Madonna delle Grazie.
Da allora gli abitanti del luogo, e non solo essi, si recano a far visita alla Madonna negli orari più disparati. Nel mese di maggio i fedeli si ritrovano dinnanzi all’edicola votiva per la recita del Rosario.
Alle celebrazioni del due luglio si registra, ogni anno, la partecipazione anche di fedeli nativi del luogo, poi andati a vivere in altri quartieri o in altre città.
La festa della Madonna del Carbone, che si tiene in sordina nel cuore dei vicoli catanzaresi ed in tutta semplicità, rappresenta un suggestivo momento di fede caratterizzato da preghiere e canti dialettali sentitamente dedicati alla Regina delle grazie.
La fede per la Madonna del Carbone – dicono i fedeli – non scompare ed è più forte del virus.