A Squillace la presentazione del libro “Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”, scritto dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri e dal giornalista Antonio Nicaso.
Al Castello di Squillace grande accoglienza per il procuratore Gratteri
In un caldo pomeriggio estivo, circondati dalla bellezza del Castello di Squillace, si è tenuta la presentazione del libro “Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie” scritto a quattro mani dal giornalista Antonio Nicaso e dal Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri. A presenziare all’incontro lo stesso procuratore, che ha risposto senza troppe remore alle incalzanti domande dei giornalisti Pietro Melia, Domenico Marcella e Carmela Commodaro. L’uditorio è stato quello delle grandi occasioni, con la presenza delle autorità civili e culturali della città e del circondario.
E un nutrito pubblico, che seppur entrato in modo contingentato causa Covid, ha riempito l’ampio spazio predisposto all’interno del Castello. La notorietà e l’alto spessore morale del procuratore Gratteri sono sempre un grande attrattore di appassionati e attenti cittadini. A organizzare l’evento l’associazione “I Giardini di Hera”, in collaborazione con il Comune. L’evento è inserito nel ricco cartellone estivo della II edizione letteraria e teatrale “Alla Corte dei Borgia“.
Un libro per le giovani generazioni
Il volume presentato, racconta le vicende di uomini e donne che hanno lottato contro le mafie, su tutti i magistrati Falcone e Borsellino. Ma anche Lea Garofalo, Peppino impastato, don Pino Puglisi, insieme a tanti altri che hanno sacrificato la propria vita per tenere alti i propri ideali di giustizia e legalità. Un testo dedicato alle giovani generazioni che come ha affermato Pietro Melia: “dovrebbe essere adottato nelle scuole”, per la sua forza e per il denso spaccato di vita vissuta che racconta.
E come ha fortemente sottolineato il procuratore Gratteri: “Catturare l’attenzione dei ragazzi non è mai tempo perso”. Soprattutto quei giovani che spesso sono invece affascinati dalle apparenze e da quelle serie tv in cui prevale la criminalità e il facile guadagno. L’intervista è stata inframmezzata da due brani tratti dal libro: il primo inerente la storia di Lea Garofalo mentre il secondo è stato uno stralcio del pensiero di Peppino Impastato.
Un evento riuscito all’interno di un ricco cartellone
La lunga intervista al procuratore Gratteri, ha sondato anche gli argomenti di attualità più recenti. I giornalisti presenti hanno stuzzicato l’interlocutore chiedendo lumi sulla riforma della giustizia, sulle notizie che giungono dal processo Rinascita Scott che si sta celebrando a Lamezia Terme. Passando per lo stato di salute dell’antimafia, le condizioni della Calabria, gli incendi che stanno devastato i nostri territori, progetti e prospettive prossime e future. Domande provocatorie a cui il procuratore ha risposto in modo deciso e pungente, ancora una volta dimostrando quanto Nicola Gratteri sia un uomo con la schiena dritta e con un altissimo senso dello Stato.
Un lungo pomeriggio in cui l’attenzione è sempre stata molto alta, il pubblico, interessato e attento. A conclusione del dibattito, infatti, tante le domande che sono state poste e, a cui, Gratteri non si è sottratto. Compreso il ‘firma copie‘ del volume acquistato in loco. Un evento riuscito e molto ben costruito. Il cartellone della rassegna non si ferma qui. Per tutto il mese di agosto, infatti, sono previsti altri incontri, presentazioni di libri interessanti e, rappresentazioni teatrali e momenti di intrattenimento. Per i prossimi appuntamenti si consiglia di consultare la pagina Facebook “Castello di Squillace”.
(Foto Gianna Maione)
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