L’Associazione Calabrese di Filatelia e Collezionismo Vario di Catanzaro, nota per le sue attività tendenti a valorizzare il patrimonio culturale della Città di Catanzaro e dell’intera Calabria, ed attualmente impegnata nell’allestimento di una serie di iniziative che si terranno nel prossimo anno in occasione del Cinquantesimo anniversario di attività dell’Associazione, ha pubblicato in questi giorni il terzo volume di Catanzaro Passioni e Memorie (Titani Editori). Il volume porta le firme di quattordici autori i cui scritti sono arricchiti da pregevoli immagini. Prefazione e nota editoriale sono di Riccardo Colao e la presentazione, che riportiamo di seguito, è del Presidente dell’Associazione avv. Antonio Barbato.
Ci risiamo. Il terzo numero della nostra pubblicazione periodica qual è il nostro Almanacco annuale, che abbiamo intitolato nel 2016 “Passioni e memorie”, – al momento in cui licenzio la presentazione – sta per andare in stampa.
Passioni
Per la nostra terra, per i nostri concittadini, per i nostri anziani spesso ammalati, soli, poveri in una città mal servita dalla rete di trasporto pubblico e da adeguate strutture socio sanitarie, per i nostri giovani laureati o non che, a centinaia, emigrano ogni anno nel nord Italia o peggio, in Europa e nel resto del mondo, portando dietro non più una malmessa valigia di fibra o precarie scatole di cartone, ma un trolley minuscolo o un sacco a tracolla pieno di libri, di tanta rabbia, delusione e poca speranza.
Passioni: per i nostri vecchi, ormai semi-deserti quartieri del centro storico, per i vecchi orti, (sempre più pochi), occhieggianti tra i vicoli della “Grecìa”, sui fianchi scoscesi di “Pratica”, tra i vecchi Palazzi nobiliari malmessi della “Croce”, tra le viuzze della “Maddalena”, per i bei caseggiati in stile “Umbertino” e per le tante antiche Chiese per ora risparmiate dalla “modernizzazione” programmata dagli ultimi governi cittadini.
Memorie
Memorie: del silenzio che esisteva per le vie del centro cittadino, interrotto, parlo di tanti anni fa, di fine Ottocento o d’inizio Novecento, dalle grida gioiose delle pacchiane volte a magnificare la qualità della frutta e della verdura portata dalla campagna ed esposta in piazza “Coculi” e dal passaggio di qualche rara autovettura di proprietà dei “Possidenti” e “nobilotti” locali, o dallo sferragliare, sul corso, del Vecchi Tram.
Dei nostri antenati, quelli ricchi, quelli nobili, quelli senza corone nobiliari ma titolati solo di onestà e dedizione nel lavoro, quelli che hanno fatto grande Catanzaro producendo la seta fra le migliori d’Europa, quelli che hanno dato la vita per la Patria, quelli che hanno creato grandi opere artistiche e culturali, ma anche quelli che sono vissuti semplicemente lavorando e vivendo con serenità e dignità.
Memorie delle tante storie tramandateci dai nostri antenati, custodite nelle carte, tra le pagine dei libri, negli oggetti da noi dell’Associazione di Filatelia e Collezionismo raccolti negli anni, gelosamente conservati nelle nostre collezioni, ma comunque a disposizione di tutta la Città, dei suoi giovani, dei professionisti, degli anziani, di chiunque voglia studiarli e consultarli. Oggetti d’arte, libri, cartoline, francobolli, monete, documenti, che, ricordiamo, abbiamo acquisito a costo di sacrifici e con grande dispendio di tempo e denaro, e che conserviamo sì, ma lo ricordiamo ancora una volta, custodiamo nelle nostre rispettive abitazioni senza alcuna sicurezza e certezza assoluta di poterle trasferire, un giorno, in mani sicure. Così temiamo che finiranno come le altre collezioni di libri, di reperti storici posseduti da tante famiglie, nobiliari e non della nostra città, in vendita sulle bancarelle dei molteplici mercatini locali, alla scomparsa dei loro legittimi possessori. E allora, ripetiamo ancora una volta, al nostro sig. Sindaco e alla nostra classe politica, la richiesta già più volte da noi rivoltagli: Catanzaro deve avere la sua
Casa della Cultura
Chiediamo una struttura di prestigio ubicata nel centro storico cittadino in cui poter esporre stabilmente le nostre più rare collezioni,in cui allocare anche Una Casa del Libro antico con un Settore riservato al libro calabrese, un settore riservato ai giovani con spazi per riunioni, esposizioni, visualizzazioni multi-mediali, mostre stabilidi libri per l’infanzia, uno spazi museale per artisti ed artigiani locali , una sede per il coordinamento stabile delle centinaia di Associazioni culturali presenti nella città. Noi pensiamo che esiste già una struttura con caratteristiche di spazi adeguati e con finiture di alto valore artistico, struttura che è da sempre il simbolo della vecchia città Capoluogo di Regione: PALAZZO FAZZARI.
Ci dirà che è privato, che costa tanto recuperarlo al pubblico, e poi ricondurlo ai suoi antichi splendori, che già una parte è stata ristrutturata e la si utilizzerà per fini sociali. Dopo la nave “felliniana”, enorme, magari opulenta di luci e di bandiere, che ormeggerà quanto prima sul litorale del nostro quartiere marinaro, enorme quanto il suo preventivato costo, (vedi decisione recente della Giunta comunale di destinare la somma di otto milioni di euro alla creazione a Catanzaro lido, con l’allocazione nella stessa località, di una nave militare in disarmo che sarà la principale attrattiva del” Museo del Mare”), siamo più ottimisti. Con costi notevolmente inferiori si può acquisire a proprietà comunale il vecchio palazzo, del cui stato avanzato di degrado del patrimonio architettonico ed artistico che contiene non si cura la proprietà ne chitutela per legge i beni culturali della Provincia.
Così vedremo fra qualche anno, sul nostro amato Corso Mazzini, libero della presenza di auto private, magari mentre circola di nuovo, sferragliando, un fratello del vecchio tram novecentesco, diretto, per la felicità dei vecchi Catanzaresi, da Nord a Sud della Città e viceversa, vedremo occhieggiare di nuovo di sera le luci dei saloni del vetusto Palazzo, protetto dal vecchio ferreo grifone sovrastante la Farmacia “Leone” restaurato a dovere e destinato alla fruizione di tutti ai cittadini catanzaresi.
Ritornando al tema principale di questa presentazione ricordo ai nostri concittadini lettori che proprio quest’anno ricorre il cinquantenario della nostra Associazione. Lo festeggeremo in autunno con voi, attraverso la Mostra delle nostre collezioni, sperando che per la stessa ci siano concessi dall’Amministrazione cittadina, locali adeguati, pensiamo all’ex Sede Stac o alle sale del Complesso Monumentale San Giovanni. Nell’occasione presenteremo anche un catalogo ad hoc che ripercorrerà la storia del nostro Circolo di collezionismo in uno o più convegni sulla storia della città.
Antonio Barbato
Presidente Associazione filatelia e collezionismo vario