Il borgo di Badolato sulla costa ionica calabrese è un piccolo centro medievale, che è diventato nel tempo luogo di accoglienza e ospitalità. Si tratta di un suggestivo borgo al centro dell’interesse di molti turisti stranieri che qui trascorrono i mesi caldi e in cui molti di essi hanno anche deciso di comprare casa.
Badolato dalla collina su cui è adagiato racconta la sua storia
Situato su una collina a pochi chilometri dal mare il borgo di Badolato, domina con i suoi tetti il paesaggio, circondato da una natura incontaminata in cui ulivi, agrumi e la ricca storia di cui è custode raccontano di profumi, sapori e tradizioni. Esso è conosciuto come il borgo delle chiese, perché, all’interno del suo abitato se ne contano ben dodici. E con la loro posizione sono a guardia e sentinelle del territorio da ogni lato.
Il borgo ha un impianto urbanistico tortuoso e denso di viuzze che si intrecciano l’una all’altra, creando un dedalo di scorci e suggestioni. Ciò denota la sua origine medievale, ancor di più avvalorata dalla posizione strategica sulla vallata del torrente Gallipari. La sua nascita si deve a Roberto il Guiscardo che qui fece costruire un castello fortificato nel 1080. Durante la dominazione normanna faceva parte della Contea di Catanzaro. In seguito appartenne ai Ruffo, ai Toraldo, al Principe di Squillace Pietro Borgia.
Un “paese in vendita” divenuto simbolo di accoglienza
Badolato subì gravi danni durante il terremoto del 1783 e, per la sua posizione anche nel secolo scorso durante il sisma del 1947 e l’alluvione del 1951 fu gravemente danneggiato, tanto da spingere a costruire nuove case nell’area più vicina al mare. Questa circostanza ha dato vita al nuovo nucleo abitato di Badolato Marina. Negli anni Ottanta una grave crisi ha spopolato il paese, tanto da farlo assurgere all’onore delle cronache come “paese in vendita”.
Una provocazione del giornalista Mimmo Lanciano, che ha attirato l’attenzione mediatica sul borgo e anche dello Stato. Il paese, infatti, è stato interessato dal progetto pilota di ospitalità e accoglienza di 339 rifugiati politici curdi, sbarcati sulle coste calabresi nel 1997. All’epoca furono messe a disposizione delle case da parte del Comune e da soggetti privati. Un evento di grande rilevanza che ha permesso di registrare un flusso ingente di visitatori e curiosi da ogni parte del mondo.
Il buen retiro degli stranieri
Un grande successo quello di Badolato che è diventato insieme a Borgo di Riace anche il set del mediometraggio di Win Wenders “Il volo”, in cui il regista ha raccontato la storia di integrazione dei profughi con la gente del posto e l’equilibrio raggiunto in una dimensione naturale e ospitale. Ma Badolato non è solo questo. Nel corso del tempo è diventato il luogo prescelto, il ‘buon ritiro’ di molti stranieri che qui hanno deciso di investire, comprando casa per fuggire dai rigidi climi nord europei.
Molti anche gli americani, gli svizzeri, che ogni anno tornano ad affollare le vie e a popolare le antiche case sapientemente recuperate. Un gioiellino architettonico e urbanistico, Badolato, che ha trovato nell’accoglienza dell’altro il suo senso più profondo e uno stile di vita. Accoglienza che si concretizza anche nelle specialità gastronomiche e nei caratteristici catoj, antiche cantine ristrutturate, in cui è possibile assaporare gli antichi sapori e i prodotti a chilometro zero.
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