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“Dolce lavoro” per 12 detenuti del carcere di Siano

"Dolce lavoro"

Nell’istituto penitenziario di Catanzaro è iniziato in questi giorni “Dolce lavoro”. Un corso al quale partecipano dodici detenuti, con reati di una certa gravità alle spalle. Per loro si apre lo spiraglio di una nuova vita, che inizia da un percorso formativo che li porterà ad acquisire la qualifica di pasticceri, valida su tutto il territorio nazionale. Promosso tra i tanti, anche dalla referente dell’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna (Uiepe), Maria Letizia Polistena e dal rappresentante della Regione Calabria, Luigi Bulotta.

In cosa consiste “Dolce lavoro”

Dolce lavoro”, Fondazione con il Sud lo ha preferito fra tanti, concedendo il finanziamento per il percorso formativo. Il progetto è stato realizzato in primis da “Amici con il Cuore” e dall’impresa sociale “Promidea”. In rappresentanza di quest’ultima, Giuseppe Pedullà ha illustrato le modalità del corso di pasticceria “Dolce lavoro”. Iniziato il 21 aprile, si concluderà il 22 settembre. Avrà durata complessiva di seicento ore, che per il momento, a causa dell’emergenza sanitaria, saranno di didattica online.

Cucina dolce lavoro

I corsisti saranno quotidianamente impegnati nell’apprendimento delle tecniche per la produzione di prodotti di pasticceria e da forno. Grazie alla disponibilità della Regione Calabria, utilizzeranno le attrezzature acquistate per l’occasione, oltre ai laboratori dell’azienda “Pecco”. Terminata la formazione, i corsisti svolgeranno il loro tirocinio in aziende del settore e saranno pronti a costituire a loro volta una cooperativa di tipo “B”.

Un’occasione per reinserirsi nella società… dolcemente

Sarà, come abbiamo detto, un percorso lungo e impegnativo, ma sicuramente gratificante. Il corso darà un serio contributo all’opera di rieducazione degli aspiranti pasticceri. Sin dal primo giorno essi saranno chiamati a mettersi in gioco. Dovranno unire le loro energie per la creazione di un prodotto dolciario. Questo, una volta ottenuta la certificazione regionale, rappresenterà la valida motivazione per rientrare a pieno titolo nella società da imprenditori a tutti gli effetti.

Pasticciere

E, inoltre, a pieno titolo, dopo aver scontato il loro debito. Potranno quindi, essere responsabili e protagonisti della vendita sul web di quanto hanno prodotto. Non è un progetto esclusivo in Italia, ma è sicuramente originale. Il motivo è, appunto, la costituzione della cooperativa tra gli stessi detenuti per i quali il progetto è nato. E’ simbolo di apertura al mondo e di crescita umana e professionale.

Chi ha partecipato alla promozione del progetto “Dolce lavoro”

L’associazione di volontariato “Amici con il Cuore”, presieduta da Antonietta Mannarino, è da tempo impegnata ad insegnare l’arte dell’intreccio della carta all’interno del carcere. A loro va il merito di avere captato la passione per i dolci di alcuni detenuti e di aver visto una reale opportunità lavorativa e di riscatto sociale. Spiega poi il direttore del Centro Servizi al Volontariato “Calabria Centro”, Stefano Morena, che hanno fatto di tutto per spingere il progetto verso un riconoscimento unanime per la sua capacità di rafforzare legami di fiducia.

Amici Con Il Cuore

Ma soprattutto perchè rappresenta un ponte di congiunzione tra la realtà carceraria ed il mondo esterno. “Dolce lavoro” è stato sostenuto e promosso da subito da Angela Paravati, direttrice della casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro e dalla responsabile del Provveditorato del ministero della Giustizia, Giuseppa Maria Irrera.

“Dolce lavoro” per 12 detenuti del carcere di Siano ultima modifica: 2021-04-28T06:46:24+02:00 da Giulia Pizzonia

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