Il Museo civico di Taverna ottiene l’accreditamento al Sistema museale nazionale, la rete tra i luoghi di cultura più importanti d’Italia. A darne notizia l’amministrazione del Comune del catanzarese, città natale di Mattia Preti. Il grande artista, denominato il Cavalier calabrese, è tra i più importanti protagonisti dell’arte pittorica del Seicento italiano.
Il Museo Civico di Taverna
L’importante atto deliberativo è stato curato e e ottenuto dal direttore Giuseppe Valentino. Si tratta di un ambito traguardo frutto di un periodo di alta formazione. Un iter espletato in seno alla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali della direzione generale Mibact.
L’accreditamento al sistema museale nazionale è coinciso con il rinnovo degli organi istituzionali del Museo: consiglio di amministrazione e comitato scientifico. A sancire il rinnovo degli organi direttivi museali Consiglio comunale di Taverna presieduto dal sindaco Sebastiano Tarantino.
La sinergia con l’Accademia di Belle Arti
A presiedere il Cda del museo sarà Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. La sinergia con l’Accademia mira a “creare una proficua sinergia tra le due istituzioni calabresi. Inoltre si vuole sostenere l’ implementazione dei progetti che hanno come obiettivo la cultura mediterranea”. Queste le precisazioni dell’ente comunale di Taverna.
Consiglieri dell’organo amministrativo sono Giuseppe Pascuzzi, per la maggioranza comunale, ed Eugenio Canino per la minoranza. Gli altri componenti sono: Antonella Amelio, Sebastiano Angotti, Salvatore Conte, Walter D’Aquino, Elisabetta Lombardo, Maria Madia e Carmine Sanzi.
Il Museo Civico di Taverna e il Comitato scientifico
Per consolidare la valenza istituzionale del Museo Civico di Taverna e la sua apertura extraterritoriale, si è proceduto alla nomina dei membri del Comitato scientifico. Essi sono: Giovanna Capitelli dell’Università Roma Tre, Giuseppe Porzio dell’Università degli Studi L’Orientale di Napoli. E, ancora, Keith Sciberras dell’Università di Malta.
Oltre ai rappresentanti istituzionali, collaboreranno direttamente alla programmazione dell’attività museale Bruno Bevacqua e il sacerdote don Salvatore Scalise.