A Taverna la mostra “Gregorio Preti, pittore di buon nome. Storia di una riscoperta”, che omaggia il fratello maggiore del Cavaliere calabrese e, lo ricolloca nel posto d’onore che gli spetta di diritto.
Gregorio Preti artista da riscoprire
Se tutti abbiamo sempre sentito parlare di Mattia Preti, il Cavaliere calabrese, che affascina con la sua pittura colta e raffinata e, con i tanti rimandi allo stile caravaggesco, non possiamo non evidenziare quanto l’arte fosse un affare di famiglia. Infatti, anche il fratello maggiore Gregorio è stato un abile pittore del ‘600 e maestro del più noto fratello che portò in un viaggio rocambolesco dalla Calabria a Roma e che fece lavorare nella sua bottega. E che ha lavorato anche per le più nobili famiglie del tempo.
È fondamentale la sua riscoperta, che in questi anni sta portando risultati strepitosi, grazie anche all’opera dello storico dell’arte John t. Spike. Uno dei maggiori studiosi dell’arte del Preti e presidente dell’Archivio Pretiano Internazionale che ha sede a Taverna, città natale di Gregorio e Mattia Preti. Gregorio Preti ha un percorso di vita e lavorativo di grande interesse; da rimarcare che fu anche allievo dello Spagnoletto e del Domenichino.
La mostra a Taverna, un omaggio dovuto
Per circa quaranta anni ha fatto parte dell’Accademia di San Luca e fu membro della Congregazione dei virtuosi del Pantheon. Visse sotto la protezione degli Aldobrandini e ciò gli permise di instaurare rapporti proficui con molti committenti e collezionisti. Questi legami faciliteranno anche il fratello, permettendogli di lavorare per i Borghese, i Pamphilij e i Rospigliosi. E Nel 1630 si spostò a Napoli, dove dipinse diverse tele. La collaborazione con il fratello fu sempre molto altalenante, forse anche a causa della fama che stava raggiungendo Mattia. Fino a che dopo avere lavorato e dipinto a quattro mani la controfacciata di San Carlo ai Catinari, Mattia Preti lasciò Roma per Malta dove era stato nominato Cavaliere dell’Ordine, e dove proseguì la sua arte.
Per onorare la figura di Gregorio Preti a Taverna, curata da Spike e Giuseppe Valentino è stata inaugurata una mostra dal titolo “Gregorio Preti, pittore di buon nome. Storia di una riscoperta”, proprio per sottolinearne l’importanza e favorirne la riscoperta. Sono esposte tutte opere che rendono giustizia alla mano di Gregorio e, esaltano la cura del tratto, finalmente restituendogli la giusta collocazione nell’olimpo dei grandi maestri del ‘600 italiano. La mostra è ospitata all’interno del Museo Civico di Taverna e rimarrà aperta al pubblico fino al 20 febbraio 2023.
(Foto Direzione Museo Civico di Taverna – pagina Facebook)