Squillace, la città di Cassiodoro e della ceramica - itCatanzaro

itCatanzaro

ARTE COSA VEDERE MEMORIA

Squillace, la città di Cassiodoro e della ceramica

Squillace

Il borgo medievale di Squillace, adagiato su un’altura che guarda il mare, è un gioiello architettonico, ricco di storia arte e cultura.

Via Guglielmo Pepe A Squillace
Corso Guglielmo Pepe, in primo piano una bottega di ceramica – Foto di Rossella Mellace

La storia di Squillace dalla fondazione greca

“Rifulge di luce chiarissima e, dotata di un clima molto mite, ha inverni aprichi, estati fresche, e la vita ivi trascorre senza alcun malanno per la mancanza d’intemperie. Perciò anche gli abitanti sono svegli nelle sensazioni, perché la contemperanza del clima regola ogni cosa.”  Questo scriveva Cassiodoro, parlando di Squillace.  Il borgo medievale, che posto su tre colli, ha una posizione strategica e dominante sul golfo omonimo

Dav

La sua storia però è molto più remota, infatti, le sue origini affondano le radici nell’antica Skylletion di fondazione greca che diventa Scolacium in epoca romana. Insediamento che risuona nei resoconti degli storici dell’antichità e che ha rappresentato una pietra miliare nel racconto dell’Istmo. Luogo che era strategico per i commerci e i legami con le genti di mare, con la Grecia e le altre colonie. Tra queste Crotone che la sottomise nel 469 a.C., e Locri di cui divenne parte integrante nel 396 a.C.

Saraceni, bizantini e Cassiodoro

Ma la storia del territorio di Squillace è legata, anche, alla presenza dei Bizantini, ai Normanni, e alle invasioni dei Saraceni. Il borgo di Squillace Antica, infatti, non avrebbe avuto vita, senza l’arrivo di questi ultimi, lungo le coste calabresi. E come spesso è successo in altre zone, la popolazione per difendersi dagli attacchi, ha spostato l’insediamento nelle alture, per essere più protetti e, con uno sguardo al mare. Per Squillace una scelta molto suggestiva.

Squillace Vista Sulla Basilica E Sul Mare
Scorcio del paese con la Basilica e il mare sullo sfondo – Foto di Carmela Macrì

Per chi la osserva dal basso, ancora oggi, appare come un grande vascello arenato nella roccia, altera e poetica, nella sua bellezza. Una fondazione che, in più, è legata alla figura di Cassiodoro, senatore e politico romano e grande uomo di fede.  Un personaggio che rappresenta una linea di congiunzione tra il paganesimo e la cristianità, un idealista, che sperava in un mondo di pace e di comunanza di intenti. Proprio Cassiodoro a Squillace fonda nel 555 d.C. il Monastero Vivario.

Cassiodoro

Squillace culla della cultura

Il Viviarium intorno a cui si sviluppa il borgo, è un luogo di meditazione e cultura. Al suo interno i monaci studiano le arti liberali. Vi è una ricchissima biblioteca che contiene testi cari sia al paganesimo che alla cristianità. Trovano spazio testi greci e latini, edizioni pregiate della Sacra Bibbia, testi giudaici e perfino il Codice di Tolomeo e altre discipline scientifiche. Un paradiso per i dotti e per tutti coloro che erano aperti alla conoscenza.

Dav
Il castello

Un luogo vivo e vitale, Squillace, che ha intrecciato da sempre la propria storia con le vicende del territorio, la diocesi e le sue origini. Sotto la dominazione normanna si è costruito il castello, voluto probabilmente da Federico II, nella seconda metà dell’XI secolo. Un maniero che presenta stratificazioni architettoniche di epoche successive. E che, secondo scavi archeologici effettuati in più fasi, è realizzato al di sopra di una necropoli tardoantica.

Dig
Panorama dell’antico borgo che di affaccia sul golfo omonimo

Antico borgo da riscoprire

Durante uno scavo del 1994, sono stati ritrovati due scheletri che si tengono per mano. Tante le leggende e le storie che si sono succedute attorno ai poveri resti. Due amanti? Due povere anime in pena? Purtroppo le tesi poetiche e romantiche si sono scontrate con la verità della scienza che ha decretato che, in realtà, i due poveretti altri non erano che due soldati morti durante gli scontri che interessarono la città nel 1200. Attualmente i resti sono esposti in una delle sale del castello. La città custodisce nel suo centro storico tante bellezze, palazzi, monumenti, chiese. Luoghi che attirano l’attenzione del visitatore.

Le Ceramiche Di Squillace
Le ceramiche graffite di Squillace – Foto di Natascia Mellace

E accanto alle tante meraviglie architettoniche si affiancano le botteghe dei ceramisti. Squillace è, infatti, città della ceramica. Un’arte importata dai greci, esperti nella decorazione fittile, ma che molto probabilmente si è sedimentata con l’arrivo dei bizantini che hanno insegnato le tecniche dell’ingobbio e della ceramica graffita. La cui bellezza è stata certificata con il marchio DOC delle ceramiche tradizionali. Un luogo da scoprire, quindi, il borgo di Squillace. Antico borgo da visitare con lentezza, muovendosi tra i tanti vicoli che riservano sempre nuove prospettive. Un luogo che ha uno stretto legame con il golfo e con il mare cristallino che si può abbracciare con lo sguardo e che si può raggiungere facilmente percorrendo pochi chilometri.

(Foto di copertina – pagina Facebook Comune di Squillace)

Squillace, la città di Cassiodoro e della ceramica ultima modifica: 2021-04-06T08:27:03+02:00 da Gianna Maione

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x