Presto anche in Calabria saranno disponibili i Covid hotel. Lo confermano i vertici regionali di Federalberghi, nella persona del presidente Fabrizio D’Agostino e del segretario Francesco Perino. I rappresentanti della federazione regionale degli albergatori sottolineano che “dopo incontri in videoconferenza, consigli e confronti si è riusciti ad ultimare il bando per il reperimento di strutture ricettive. Tali strutture saranno adibite all’ospitalità per persone positive al Covid o da sottoporre a quarantena obbligatoria”.
Covid Hotel
“Abbiamo condiviso finalmente un lavoro di equipe con la giunta regionale, i dirigenti della Protezione civile nonché con le principali associazioni di categoria Confindustria e Assohotel. Siamo riusciti ad ottenere l’accordo – rimarcano i responsabili di Federalberghi Calabria – In pochi giorni abbiamo emesso l’avviso.
Il parametro economico è pari a 71,50 euro a stanza, comprensiva di pensione completa rispetto ai 40 euro che erano stati disposti negli altri bandi andati deserti. Per come richiesto, l’avviso (non a scadenza ma a bando “a sportello”) prevede il vuoto/pieno. La quota per le camere vuote è di euro 16,50 al giorno. L’albergatore si dovrà fare carico di diversi servizi tra cui la pensione completa, il servizio lavanderia, la pulizia e sanificazione delle camere.
La disponibilità nelle varie province
Si ricercano 1000 posti in tutta la Regione così suddivisi per provincia: 200 posti per Catanzaro; 300 posti per Cosenza; 100 posti per Crotone; 300 posti per Reggio Calabria; 100 posti per Vibo Valentia. L’avviso è scaricabile sul seguente link: https://www.rcovid19.it/indagine-di-mercato-finalizzata-alla-ricerca-di-locali/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=whatsapp&utm_source=im
Un’unica cabina di regia
I vertici di Federalberghi Calabria si dicono fiduciosi nella buona riuscita dell’iniziativa. Al contempo la Federazione chiede maggiore unità nelle scelte ed una cabina di regia unica dell’emergenza, con un coordinamento costante tra tutti gli enti. Ciò, al fine di non generare ulteriore confusione e di non disperdere importanti energie per la gestione della complessa situazione emergenziale che stiamo vivendo.