Medicina e fashion style si uniscono attraverso un protocollo d’intesa nell’ambito della “Terza Missione” UMG. L’accordo è stato siglato tra la Camera della Moda Artigiana Regionale e il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro. La Camera Artigiana ha indicato quale proprio responsabile della collaborazione il presidente, l’avvocato Pietro Marino, mentre il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Marianna Mauro, professore associato di Economia Aziendale. –
Medicina e fashion style, insieme per la “Terza Missione” UMG
La medicina e la moda sono due mondi più vicini di quanto sembra. È ampiamente dimostrato che il buon umore può contribuire al benessere psicologico ed emotivo dell’essere umano. Questo può dipendere anche dal trovarsi a proprio agio in un bel vestito, dai colori equilibrati, dalle stoffe sane nelle fibre e nei coloranti. Per questo motivo bisogna trovare il giusto equilibrio nel binomio arte e tecnologia, medicina e moda. A tal proposito la Camera della Moda Artigiana, ha inteso stilare, nei giorni scorsi, un Protocollo d’intesa con il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, rappresentato dal direttore Giuseppe Viglietto, per lo svolgimento di attività che rientrano nella “Terza missione” dell’Ateneo, il cui obiettivo è quello di promuovere la crescita economica e sociale del territorio.
Gli obiettivi dell’accordo
Gli obiettivi comuni sono quelli di valorizzare e sviluppare il sistema produttivo, sociale ed economico del territorio, inquadrato nell’espansione del settore della moda. Le due parti intendono ricorrere alle rispettive competenze scientifiche, per redigere e proporre progetti di formazione e aggiornamento degli artigiani. Ma anche promuovere ed attuare la ricerca, lo studio dei fenomeni di sviluppo produttivo artigianale, programmi e progetti di formazione per le start-up aziendali.
Inoltre, sono previste esposizioni e mostre dedicate alla divulgazione della cultura tecnico-scientifica, progetti di ricerca su nuovi sistemi produttivi, attività didattiche e formative. In ultimo, la diffusione dei risultati della ricerca attraverso pubblicazioni scientifiche e non, simposi, conferenze e congressi.
(In copertina l’ateneo catanzarese – foto Wikipedia)