Fino al 10 settembre è possibile visitare al Parco Scolacium la mostra di arte contemporanea Ars Artis 2023-Kronos.
Arte contemporanea e Parco Archeologico un connubio che si rinnova
La mostra voluta dall’associazione “Calabria Contatto”, in collaborazione con la Fondazione “Andrea Cefaly”, seguendo l’orizzonte tematico proposto dal concorso letterario “Calabria in Versi”, è composta da una selezione di opere figurative, fotografiche e scultoree realizzate da tre artisti calabresi: Luna Loiero, Antonio Pittelli e Giuseppe Nisticò.
Una opportunità ghiotta per artisti locali che si sono formati fuori dalla Calabria, di condividere il personale linguaggio artistico ed espressivo attraverso le proprie opere. Tutto in un ottica di contaminazione, tra storia, memoria, genio, e nuove forme espressive e di comunicazione visiva ed emozionale. La mostra prende spunto dal tema della rassegna letteraria “Partenza, ritorno, restanza: le sfumature della nostalgia negli orizzonti della Calabria”, temi cari ai tre artisti che li hanno reinterpretati e fatti propri.
Tre artisti calabresi in mostra
Le installazioni all’interno del parco sono accompagnate da accurate schede descrittive in modo da realizzare un itinerario artistico e guidare il visitatore alla scoperta del significato dell’esposizione. Luna Loiero, attraverso le sue fotografie, si propone di narrare fotograficamente le sfumature del viaggio migratorio, focalizzando lo sguardo sulle ricadute pratico-emotive a esso connaturate. Questi i concetti volutamente raccontati con “One-Way Bottle-Vuoto a perdere” che poi si ricompongono sul territorio con la sua identità e le comunità in “Genius Loci”.
Antonio Pittelli attualizza il mito. Per la realizzazione di “Gorgoni” e”Canopi” utilizza materiali diversi per decodificare credenze e cultura popolare che si sono stratificati nelle fondamenta della società moderna. Infine Giuseppe Nisticò, con le sue sculture racconta il coraggio di chi rimane. Propone quattro opere “Oracolo”, “Cuore”, “Lei” e “Appartenenza”, che in successione rappresentano già un viaggio nelle scelte e nelle radici profonde che ci legano ai luoghi.
Racconto innovativo del territorio
Il tempo ( kronos) e lo spazio dominano su tutto. E si mescolano, diventano elemento di congiunzione tra le epoche, nei ricordi, nella consapevolezza che radici, ricordanze da preservare, reperti storici, evoluzione umana e stimoli attuali non si autoescludono anzi possono coesistere e contaminarsi vicendevolmente. Il Parco Scolacium e la direttrice dott.ssa Elisa Nisticò accogliendo la mostra intendono dimostrare proprio questo.
La commistura tra antico e contemporaneo, diventa parte di un unico linguaggio che è rivolto alla valorizzazione del territorio, dei luoghi e delle persone, con un racconto innovativo della territorialità, che diventa luogo identitario, riconoscibile e riconosciuto, parte integrante di un’ampia rete di spazi collettivi ma “ familiari” in cui il visitatore e chi vi opera dall’interno, sentendosi a casa, possano sperimentare nuove suggestioni, nel segno della bellezza, dell’arricchimento umano e professionale.
(Foto Natascia Mellace)