Oggi, 3 maggio, ripartono le lezioni in presenza per gli atenei della Calabria, regione ancora in zona arancione. Tema nevralgico rimane tuttavia il come riaprire in totale sicurezza, non dimenticando il mondo dei trasporti: tematica che interessa i tanti studenti fuori sede.
Riprende la didattica in presenza negli atenei della Calabria
Il mese di maggio segna, per la Calabria, la ripresa dell’attività universitaria in presenza. Questa decisione giunge dal Coruc, il Comitato di coordinamento regionale delle università calabresi, riunitosi per stabilire le nuove modalità per far ripartire le lezioni in aula. Hanno partecipato all’incontro oltre ai rettori calabresi, i rappresentanti degli studenti, Tommaso Calabrò dirigente generale del Dipartimento della Presidenza della Regione Calabria, e Luigi Mollica per la Protezione Civile. La cultura non si ferma ma purtroppo non si arresta neanche il rischio contagio. In Calabria infatti, forte è la pressione sugli ospedali e tanta ancora la paura. L’emergenza sanitaria dunque, sottopone gli esperti ad un’attenta analisi sulla ripresa dell’attività universitaria in totale sicurezza.
I rettori stanno vagliando tutte le criticità in termini di capienza di aule e partecipazioni alle lezioni. Con il supporto di alcune app, si potrà gestire la prenotazione ai corsi, ingressi in biblioteche ma necessario resta il rispetto del distanziamento e l’utilizzo delle mascherine. Sarà indispensabile, infatti, garantire non soltanto l’accesso con uso di dispositivi di protezione e la costante igienizzazione delle aule, quanto e soprattutto un trasporto sicuro per gli studenti.
Il sistema trasporti
La riapertura degli atenei della Calabria dovrà coniugarsi, necessariamente, con lo sviluppo di un sistema trasporti in sicurezza. Cosa fare? Questo è l’enigma che in queste ore sta interessando la regione calabrese. Una riapertura che segna una sfida decisiva in termini di organizzazione del trasporto pubblico. Il sistema da adottare è ancora però, troppo incerto. Resta come prima urgenza l’incremento del numero di corse per gli studenti pendolari, così come un adeguato controllo sulle modalità di salita sui mezzi.
Appare, in tale direzione, insoddisfacente la sola azione degli autisti. Urge infatti, un potenziamento di tutto il sistema trasporti con un moderno e sofisticato sistema centralizzato che possa eseguire il tracciamento di chi sale a bordo. Giunge a tal proposito, una nuova start-up calabrese.
La nuova start-up calabrese
E’ stata ideata una nuova start-up che consiste nel tracciamento degli utenti dei trasporti, sia studenti universitari che delle scuole secondarie. Il sistema si sviluppa tramite un QR code. Attraverso la lettura con il telefonino di questo codice, quando si entra nel mezzo pubblico, è possibile rintracciare i contatti con i soggetti positivi. Questa proposta però, se pur interessante ed innovativa, non si inserisce in un programma di riorganizzazione generale. Se pur la nuova start-up potrebbe fornire vantaggi, necessaria appare una programmazione e logistica del piano trasporti pubblico regionale. Tale appello si rivolge inevitabilmente al Coruc ed alla giunta regionale, richiamando l’attenzione sull’argomento ‘sistema trasporti’, per un graduale ritorno alla normalità in sicurezza.
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